I dati CPI degli Stati Uniti di giugno appena pubblicati mostrano un'inflazione complessiva superiore al valore precedente ma in linea con le aspettative, mentre il CPI core è inferiore alle previsioni. Le previsioni di inflazione della Federal Reserve di Cleveland sono molto vicine ai dati effettivamente pubblicati. Qual è la tua opinione? I dati sull'inflazione sono superiori al valore precedente, ma non superiori alle aspettative, il che avrà un impatto sul mercato, ma non dovrebbe essere così grande; potrebbe leggermente ridurre il momentum, ma non siamo ancora al punto di inversione. Nell'attuale clima di mercato, potrebbe essere visto come un rimbalzo temporaneo. Si può notare che il rendimento dei titoli di Stato decennali statunitensi è sceso leggermente dopo la pubblicazione dei dati, il che indica che il mercato obbligazionario considera il 0,2% di CPI core mensile come un segnale positivo per un possibile abbassamento dei tassi. Come abbiamo discusso ieri sera, "la cupidigia è sempre più difficile da invertire rispetto alla paura".
qinbafrank
qinbafrank15 lug, 00:00
Riguardo al CPI degli Stati Uniti di giugno che sarà pubblicato domani sera: attualmente le aspettative delle istituzioni sono uniformi, con un CPI e un CPI core anno su anno rispettivamente del 2,7% e del 3%, e un incremento mensile dello 0,3%. Guardando le previsioni passate, quelle della Federal Reserve di Cleveland, che hanno sempre avuto un'alta accuratezza, indicano un CPI di giugno e un CPI core rispettivamente del 2,64% (l'ufficio statistico americano tende a arrotondare a 2,6%) e del 2,95% (arrotondato a 3%), con incrementi mensili dello 0,25% e dello 0,23%. Se questa volta la previsione della Federal Reserve di Cleveland si dimostra accurata, ciò significherebbe che l'inflazione negli Stati Uniti di giugno sarà superiore al valore precedente, ma leggermente inferiore alle aspettative (il CPI core anno su anno corrisponde alle aspettative). Come reagirà il mercato? Ci si aspetta che ci siano delle fluttuazioni, che indeboliranno la spinta al rialzo del mercato, ma non porteranno a una vera e propria inversione; è probabile che ci sarà una fase di consolidamento, poiché "l'avidità è sempre più difficile da invertire rispetto alla paura". Il sentimento del mercato potrebbe ancora considerare questo come un rimbalzo temporaneo, e poi si vedrà come si concluderanno le trattative sui dazi. Lo scorso fine settimana, Trump ha inviato lettere sui dazi all'Unione Europea, al Messico e al Canada; le reazioni delle parti coinvolte (sia l'Unione Europea che il Messico hanno dichiarato di voler raggiungere un accordo entro agosto) hanno portato il mercato a ritenere che il commercio TACO continuerà. L'imprevisto potrebbe verificarsi se alla fine non si raggiungesse un accordo e Trump decidesse di far entrare in vigore le tariffe indicate nelle lettere il 1° agosto; a quel punto il mercato dovrà ricalibrarsi.
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